Detto fatto! Dopo un estate piena di incognite Cairo ha vinto la sua battaglia, tenendosi Il Gallo Belotti come perno offensivo della sua squadra. D'altronde lo aveva più volte ribadito: "Belotti ha una clausola da 100 milioni solo per l'estero; quindi o va fuori dall'Italia o per sedermi a trattare con delle compagine del nostro campionato dovrò ricevere un offerta di pari valore della clausola".A nulla sono serviti i ripetuti rilanci del duo Fassone - Mirabelli che, inserendo contropartite che sicuramente interessavano al patron granata (vedi Niang comprato nell'ultimo giorno dal Toro) non sono riusciti a colmare il gap tra domanda e offerta.
Anche dall'estero non sono mancate le offerte: 30, 40, 50 mln... troppo pochi per convincere Cairo. 

Quindi la morale vuole che Belotti guiderà ancora l'attacco granata, con alle spalle i suoi 26 gol della passata stagione. Speriamo che questa stagione il Gallo si riconfermerà, per poi disputare un mondiale ai massimi livelli: APPUNTO, SPERIAMO!!!!

La richiesta che ha fatto Cairo, per le cifre che sono state investite in questo mercato, sembrerebbe essere corretta; basti vedere la cessione di Zappacosta al Chelsea per 25mln: giocatore nella media che, paragonato a Belotti, non ha minimamente la stessa incisività dell'attaccante italiano. Eppure, secondo me, mettendo da parte gli acquisti folli, la valutazione fatta del Gallo potrebbe risultare un'arma a doppio taglio per il presidente granata; spieghiamo perché. 

Come spesso capita in questi anni, basta fare una stagione ad ottimi livelli per avere una valutazione molto alta: sono un esempio i vari Gagliardini , Kessié & co che sono stati acquistati con cifre di mercato importanti per aver svolto sei mesi da protagonisti. Dunque Cairo non ha fatto altro che cavalcare l'onda e forzare la mano sul suo pupillo. Ma se Belotti dovesse fare una stagione al di sotto delle aspettative? 
Dove si andrebbe a trovare un acquirente disposto ad offrire nuovamente 50/60 milioni per il Gallo?

Con questo non voglio intendere che il giocatore non abbia le carte in regola per migliorare di anno in anno, in quanto le caratteristiche ci sono tutte: forte di testa, di piede e nel gioco acrobatico (come dimostrato contro il Sassuolo). Fisicamente prorompente e pronto a mettersi a disposizione per la squadra nei momenti di difficoltà...Sicuramente il miglior prospetto offensivo fra gli azzurri in questo momento.
La prima difficoltà però, potrebbe paradossalmente venire proprio dal Torino. Non dimentichiamo che la squadra granta non ha mai fatto proclami di puntare a qualcosa di importante in campionato. È il classico vivere alla giornata, giocare partita dopo partita per poi valutare.

Il rischio che ne segue è uno solo: la mancanza di motivazioni nella parte finale di stagione potrebbe portare grosse difficoltà nei rendimenti di Belotti il quale, essendo colui che dovrebbe finalizzare la coralità di squadra, si potrebbe trovare in una situazione di "inutilità ". Per quanto concerne il ragazzo, invece, parliamo di un giocatore che ha svolto la sua vera prima stagione proprio l'anno scorso e che, reo anche di una giovane età, non sarebbe da biasimare qualora dovesse trovare difficoltà a replicare la stagione scorsa. Ricordiamoci che siamo in Italia, il calcio dove "chi ha la difesa più forte di solito vince", quel calcio dove tatticismi e voglia di non prendere gol vengono prima di tutto.

Quindi ci aspettiamo che gli avversari del Toro saranno pronti ad ingabbiare l'attaccante.

L'ora di cantare è arrivata per il Gallo, e Cairo spera di poterlo fare insieme a lui.