Buon Natale a tutti

A volte Natale arriva prima. Quest’anno Natale è arrivato il primo di ottobre. A volte capita. Questo è uno di quegli anni.

Ieri sera è arrivato il Natale un po’ per tutti.

Festeggiano napoletani, che oggi hanno vinto lo scudetto. 
Festeggiano i romanisti, che hanno battuto il Milan e, anche loro hanno vinto lo scudetto.
Festeggiano gli interisti, che sono forti come la Juve, lo dice la classifica.
Festeggiano i torinisti, perché la Juve ha pareggiato (una volta festeggiavano quando perdeva, ma bisogna sapersi accontentare).
Ho visto festeggiare anche i Genoani. Un po’ come veder festeggiare i Palestinesi.
Festeggiano anche i milanisti, perché il pareggio della Juventus mette in secondo piano anche l’ennesima partitaccia fatta a San Siro.

In questo Natale anticipato sono tutti felici per l’impresa dell’Atalanta che, dopo essere stata presa a pallate per tutta la partita, esce dal campo con un 2 a 2 e si lamenta. Chiariamo, non so se il rigore ci fosse o no, mi pare di no.

Però andare a rovistare l’azione del gol di Mandzukic a partire da quando il Croato si è svegliato ieri mattina mi pare un po’ eccessivo. Non per altro, ma perché noi tutti (e solo noi mi pare) tifosi della Juve ricordiamo bene come, alla prima giornata, nessuno si sia preso la riga di verificare la posizione dell’attaccante sul rigore dato al Genoa contro la Juve. In quel caso l’azione non era unica… mah.

Eppure nessuno ha gridato allo scandalo.
Ma ieri tutti gioiosi.

Dimenticando che questo non è il modo di utilizzare la VAR previsto e che, se si decide che sia così, le azioni dei gol vanno analizzate tutte e dall’ultimo momento in cui il gioco è stato fermo.

Ma tanto va.

L’arbitro annulla un gol a Mandzukic per fallo nel 1987 di Lichtsteiner. Poi si rende conto di aver fatto una vaccata e si inventa un rigore per la Juve, che Dybala tira come un bambino ai giardinetti.

In tutti questo a noi della Juve rimangono negli occhi 35 minuti del primo tempo in cui l’Atalanta non riesce a mettere il naso fuori dalla propria area.
Una respinta inguardabile di Buffon (che queste cose le ha sempre fatte, attenzione, non si parla di età). Una difesa che, in due occasioni, si è dimenticata di marcare gli attaccanti dell’Atalanta e due gol questi hanno fatto.

A parte la sfiga, e ci sta, che la Juventus non si possa permettere di commettere un minimo errore in difesa perché altrimenti prende gol è cosa nota. Cosa meno nota e chiara è come sia possibile ciò. Considerando che la sfiga arriva fino ad un certo punto, quando la cosa comincia ad essere ripetitiva, occorre farsi delle domande e trovare le risposte.

Non voglio trovarle io, non sono Allegri, non mi pagano abbastanza nemmeno per fare finta di esserlo. Ma un punto occorre averlo ben chiaro sulla giornata di ieri.

Se il Natale arriva il primo ottobre perché la Juventus pareggia a casa dell’Atalanta, prendendola a pallate per tutta la partita, sbagliando un rigore, vedendosi annullare un gol in maniera ridicola, allora gli altri sono messi proprio male.
Forse. Si forse. Perché se non si inverte la tendenza per cui un tiro in porta equivale ad un gol, allora c’è da preoccuparsi.

Per il resto, Buon Natale a tutti, anche a quelli cui hanno regalato la VAR, che doveva servire per riequilibrare il Campionato.
Anche se la giustizia è una cosa diversa.