Premessa

Per me, Gianluigi Buffon è il miglior portiere del mondo. Lo è stato, lo è e lo sarà.

Se un giorno, mentre sarò al bar con gli amici, mi chiederanno, tra un bianchino e un caffè corretto, “chi è stato il miglior portiere della storia del calcio?” la mia risposta sarà secca e decisa: Gianluigi Buffon.

Domani il Gigi Nazionale e capitano della Juventus compierà 40 anni.

Gli auguri non te li faccio perché essendo scaramantico so quanto possa portare sfortuna farli prima.

Buffon calpesta i campi da gioco professionistici dal 1995, non voglio ripercorrere la sua storia, non sono certo io che devo presentare un campione mondiale come lui, ma da allora a oggi ne ha fatta di strada il giovane carrarese.

Parma e Juve sono state le sue uniche squadre sia in serie A che in serie B. Uomo serio in campo, fuori non lo conosco, ha sempre dimostrato attaccamento alla maglia. Nel 2006 quando la Juve, per effetto calciopoli, scese nella serie cadetta, lui rimase a ricostruire la gloria della Juventus. Sono stati anni difficili quelli, ma che in qualche modo l’hanno fatto crescere come uomo e calciatore.

Se ripercorriamo velocemente e mentalmente  la sua carriera ci vengono in mente parate prodigiose e cappelle impressionanti, ma solo se sei un robot non sbagli, lui è semplicemente un uomo con i super riflessi.

Quest’oggi ho letto l’intervista che ha rilasciato a La Repubblica e mi ha molto colpito la frase : “ oggi sento dentro di me un desiderio di competere anomalo per la mia età”.

Belle parole dette da un uomo che in più di vent’anni  ha visto cambiare il calcio in modo drastico e continuo. Dagli stipendi monstre ai mercenari del calcio che viaggiano in cerca di gloria e soldi per tutta europa. I diritti di immagine, pubblicità, merchandising ecc…

Gigi ha sempre fatto il suo in campo, parare, e lo ha sempre fatto bene. Ha sfidato giocatori leggendari come Cristiano Ronaldo, Ronaldo, Ronaldiho, Zanetti, Maldini, Totti, Messi,  Xavi, Iniesta, Lahm, Ribery, Zidane, Robben, Muller, Bale, Lampard, Lewandowsky, Shevchenko, Ibrahimovic  e chi più ne ha più ne metta. Alcune volte ha vinto altre ha perso, ma lui ha sempre dimostrato di essere un fuoriclasse, tanto da vincere il premio come miglior portiere della Champions nel 2017.

Champions, quella coppa che proprio non riesce a vincere, l’unica ossessione sportiva che ha in mente dalla mattina alla sera, quella coppa che nel 2003 ha accarezzato per poi perderla e farlo cadere in una grave depressione. Parata anche quella  è rinato con la coppa del mondo nel 2006.

Gigi, ora l’unica cosa che non puoi parare è l’età, quella fastidiosa e antipatica fase biologica che si ripresenta ogni anno e che ti fa avere qualche acciacco ogni tanto.

Pensi al ritiro e sei titolare in una Juve che lotta su tre fronti, hai pianto con noi Italiani al pensiero di non essere in Russia a battere l’ennesimo record di Mondiali giocati. Tu che hai parato l’impossibile, tu che hai chiuso la saracinesca più volte, questa volta all’età proprio non puoi farci niente.

Sei e sarai sempre il numero uno.

Grazie

ILPARLAFUS