Canta l'inno. Ormai lo fanno tutti ma lui lo deve fare ad occhi chiusi (anche cosi non cambia nulla e non va a tempo) . La gente fischia l marsigliese e lui chiede invece di applaudire (?), la gente fischia la juve e lui dice piu o meno di non farlo perche ne hanno fatti cinque di seguito quindi ora zitti. Ci sta che nel calcio sia vitale rispettare alcune regole, ma lui sembra il tipo -guardia che all olimpico viene a dirti che devi restare sul seggiolino, anche se con un palmares migliore e leggermente piu diritto: si scandalizza insomma di cose che sono l anima del calcio che non sono proprio tra le piu tollerate ma neanche tra le meno e quindi il suo stupore diventa quasi abuso d ufficio. Credo che proprio pasolini disse ho pagato il biglietto e fischio quando voglio: finche non si fanno cori razzisti o si buttano banane fischiare credo sia piu che accettabile allo stadio. E il motivo per cui lo si fa totalmente ininfluente (non e che i fischi siano mai carini anche quando motivati e motivati lo son sempre da pirlate notevoli comunque) . Poi ce l angolo interviste: serio come una guarda giurata o alla continua ricerca del chiasmo perfetto . Il pianto poi diventa parte di questa soap opera, tipo momento finale del protagonista: fin d ora sono stato un duro ma ora guardate, sono come voi! Anche io mi sciolgo! E io scusate saro cinica saro intransigente ma anche a questa come a tutte le sue esternazioni post-guruistiche rispondo solo con un : e chissenefrega! Vai e gioca! E ridi che il calcio è un gioco "e tu, fondamentalmente, non sei divertente" (l uomo in più)