È successo, non doveva succedere ma è successo, e prima o poi doveva succedere che la Juve perdesse uno scontro diretto, uno di quelli in cui si dice che la Juve è abituata a gestire e vincere, e dove di solito il Napoli si perdeva, invece è successo. Meritatamente il Napoli di Sarri ha vinto a Torino e ha di fatto riaperto un campionato che sarebbe dovuto essere morto e sepolto invece il buon Allegri stavolta ha gestito male la situazione.

Forse la troppa sicurezza di saper gestire questo tipo di gare, il fatto di giocarla in casa il voler spostare l'attenzione e l'ansia al Napoli nella vigilia come a dire... "noi possiamo anche pareggiare", ha fatto sì che la Juve non provasse nemmeno a vincere questa sera. 

Juve brutta, bruttissima, distratta, superficiale a tratti irritante quella messa in campo dal tecnico toscano che di solito non sbaglia questo tipo di approccio. Ha dato un'altra occasione a Dybala e per farlo ha snaturato un centrocampo che è stato sempre in sofferenza sotto il pressing continuo dei partenopei e la Joya ha deluso come spesso accade ultimamente e infatti non ha nemmeno iniziato il secondo tempo e questo, per un Allegri che difficilmente cambia prima del sessantesimo, sa di bocciatura. Anche la scelta di Howedes dall'inizio, cioè mettere un giocatore che fino a quel momento aveva giocato solo due partite, è sembrato un azzardo ed infatti i momenti di sbandamento del tedesco e il visibile senso di poca intesa è apparso chiaro a tutti. 
Secondo tempo un po' meglio, col centrocampo di nuovo a tre e con esterni di ruolo, ma il pressing del Napoli è la troppa sicurezza di portare a casa lo zero a zero ha fatto il resto. 
Il Napoli dal canto suo ha fatto la sua ottima gara e ha dimostrato grande maturità nello stare sul pezzo per novanta minuti cogliendo l'unica occasione che una gara così tesa equilibrata è brutta ti poteva concedere, una palla da fermo, facendo sua meritatamente la partita.

Complimenti al Napoli che ci ha creduto e credo che in casa Juve sia il momento di smettere di sorridere e far finta che non è successo niente perché è ancora avanti di un punto, ma di tirare fuori ciò che è mancato in queste due gare.