Leonardo "Bonnie", Bonucci da marzo a luglio cambia versione.
Già... se prima lasciare la Juve era impensabile, oggi dice che era inevitabile andare via.
Da marzo a luglio sono passati meno di quattro mesi dal "Se sono ancora qui è perché voglio restare, altrimenti me ne sarei andato lo scorso anno" al "C'era qualcosa che non andava, non mi sento più importante".
Eppure Bonucci è l'unico mai messo in discussione, togliendo quel periodo che va dalla partita con il Palermo e la tribuna con il Porto, che di comune accordo con Allegri fu accettata.
Se Pjanic ripete che nello spogliatoio non successe nulla, se non lo stesso discorso di Allegri in ogni intervallo delle partite, allora cos'è scattato nella mente del centrale ex Juve?
Per me tifoso bianconero dire ex pesa eccome, visto che vedevo in Bonucci l'alter ego di Scirea, cioè quel giocatore che non avrebbe più lasciato la Juventus fino a fine carriera, togliendosi la soddisfazione di alzare dopo anni di delusione quella Champions con il club che lo ha lanciato nel calcio che conta e fatto diventare il centrale-regista più forte al mondo.

Ma come sappiamo non si può mai mettere la mano sul fuoco, altrimenti si farebbe la fine di Muzio Scevola, su nessun giocatore, fosse una bandira come Totti, Del Piero o Maldini allora lí si potrebbero mettere entrambe le mani, con la consapevolezza di non bruciarsi.

Purtroppo quello che noi credevamo fosse non è stato, peccato.
Buona fortuna Leonardo, ma sappi che quello spogliatoio ti mancherà quasi subito visto che il cancello di Vinovo una volta passato dava quella magia che Milanello o qualsiasi altro centro sportivo non potrà più darti.