Classifica alla mano, il Bologna si è presentato a San Siro come avversario di categoria pari ai padroni di casa. La vittoria rossonera, quindi, non era per niente scontata e, alla prova dei fatti, non è stata facile.
Il successo è venuto grazie a uno dei suoi uomini migliori, Bonaventura, ma tutto sommato i padroni di casa hanno creato, sia pure a sprazzi, diverse occasioni da gol.

In un certo senso il Milan si ì trovato di fronte un'insidia simile a quella del Torino di Mihajlovic, che da San Siro è uscito col suo bravo punticino. Contro i granata la prestazione era stata migliore rispetto a quella di ieri, ma col Bologna sono venuti i 3 punti. Meglio ieri, in tal senso.

Il fatto è che, contro il Benevento, Gattuso si è ritrovato improvvisamente in acque agitate e si è accorto che nuotare in alto mare (la serie A) non è come farlo in piscina (il Campionato Primavera). Col Bologna ha imparato a rimanere a galla fra i cavalloni.
Proprio la vittoria col Bologna potrebbe essere il segnale che il Milan ha quantomeno ripreso il trend positivo con le squadre di seconda (categoria alla quale in questo momento appartengono i rossoneri) e terza fascia. Con queste compagini i rossoneri avevano sempre vinto, salvo i pareggi con Genoa (in 10 uomini) e Torino.

Sarebbe già importante continuare a portare a casa risultati contro gli avversari alla propria portata. Si tratta della maggior parte dei punti i palio, un bel mucchietto che fa classifica.

Montolivo, che non era esattamente il pupillo di Montella, ha sparato a 0 sulla scelta della difesa a 3 (o comunque sulle modalità con cui Montella era arrivato a questa scelta). Però ieri Verdi, nel segnare il proverbiale gol da ex, è stato lasciato solo soletto e solingo, come altri erano stati lasciati soli soletti e solinghi in altre occasioni. 

Sono curioso di vedere cosa farà la squadra in Coppa Italia, trofeo che il Milan attuale non può snobbare, e come si comporterà contro rispettabili avversari quali Fiorentina e Atalanta. Vincere contro questi 3 avversari potrebbe significare un rilancio della squadra in ottica qualificazione all'Europa League (Inter, Juventus, Napoli, Roma e Lazio mi sembrano fuori portata al momento).

Non sono convinto al 100% di Gattuso, ma non credo neppure che scegliere Rino sia stata per forza una cattiva idea. In tal senso, se il Milan facesse risultati fino a Natale, lascerebbe al suo allenatore la serenità per preparare meglio la squadra in vista della ripresa di gennaio.
Per quel che mi riguarda, ieri Gattuso ha fatto un passo avanti da non trascurare.

Finirei con 2 parole sulle questioni societarie, considerando che Fassone getta comprensibilmente acqua sul fuoco, cosa che ci sta, dal momento che fa parte del suo lavoro.
Vorrei ricordare che il Milan come società è sì esposto per "soli" 120 milioni, ma il suo proprietario è indebitato per molti più soldi col Fondo Elliott, il quale vanta un diritto di pegno sulle azioni della società rossonera. Le cose quindi non sono così semplici come le si vorrebbe far credere.