Belotti di qua, Belotti di là, Belotti al Torino, Belotti senza un futuro roseo, ostaggio di una clausola che nessuno pagherà. Ecco qua, delle volte sorrido se penso a quello che ha fatto Urbano Cairo presidente del Manch... Barcel... Real Madr... Psg... no, Torino, cioè inventarsi una clausola rescissoria da 100 milioni, che molti hanno preso con smacco, come a dire: "Ma tienilo stretto, se devo spendere 100 milioni mi prendo Harry Kane, Higuain, Cavani, Ibraimhovic, ma di certo non Belotti". Questo è ciò che pensano le squadre estere e che fanno spesa in Italia, maggiormente di giocatori stranieri. Giocatori che ricordo negli anni fuori dall'Italia? Antonio Cassano al Real, Luca Toni al Bayern Monaco, Matteo Darmian al Manchester United, Verratti al PSG, Immobile prima al Borussia Dortmund e poi al Siviglia: sapete 3/5 di questi giocatori dopo quella esperienza dove sono tornati? In Italia, già perché all'estero c'è chi ha fallito come Cassano e Immobile, poi c'è l'unico che ha saputo fare quello che a nessun italiano è mai capitato, essere il capocannoniere in Bundesliga come Luca Toni (solo Vieri come lui ma in Liga). Matteo Darmian comincia a sentire la mancanza e spera di tornare in Italia, mentre Verratti è diventato un punto fermo che vale 100 milioni ed è corteggiatissimo da tutti i più importanti club d'Europa. Belotti... è un attaccante bravo, ma perché ha firmato quella clausola rescissoria sapendo di diventare poi un recluso nel Torino?

Urbano Cairo davvero credeva che una o due stagioni potevano bastare a convincere un club a sborsare 100 milioni di euro per il suo tesserato? Ha fatto male i calcoli, e adesso cosa farà Belotti? Forse una chiamata al presidente per ritoccare l'ingaggio e tentare di fargli togliere la clausola o di farla abbassare almeno a 50 milioni? Se Cairo dovesse rifiutare? Sapete cosa rischia Belotti? Altri tre anni in una squadra di mezza classifica che non vincerà niente e che non costruirà un gruppo neanche per entrare in Europa League. Si, il Torino ha creduto in lui, lo ha fatto crescere, ma adesso che lui è pronto a spiccare il volo gli tarpa le ali e lo tiene lontano da quel mondo che lo reclama, ma a cui lui non può far altro che chiedere tempo, quel tempo che può essere tiranno, visto che fra tre anni forse Belotti non potrebbe essere più lo stesso, diventando un nuovo caso Denilson (quello che giocava nel Betis anni '90, con una clausola di 120 miliardi di lire), il quale sparì dai radar nel giro di quattro stagioni, ed era un signor giocatore ambito da molti club importanti a suo tempo. Andrea Belotti se cicca una stagione ha finito di essere considerato un attaccante di grande livello, se non riesce a convincere il Torino a farlo partire per molto meno la sua carriera avrà un rovescio della medaglia, cominciando a scendere sempre più arrivando poi a essere ceduto per pochi milioni di euro per togliersi un ingaggio ingombrante che fino a qualche anno prima era perfetto per la società. Belotti ha forse un ultima chiamata importante dall'Italia o dall'estero: perdere un'altra stagione al Torino sarebbe catastrofico per la sua carriera. Quindi che sia Milan o Chelsea deve spingere per essere ceduto, altrimenti sarà soltanto un altro attaccante che "poteva essere, ma non è stato". E forse resterà solo un video così...