Calciomercato rossonero iniziato col botto, ora in una fase di stallo. Niente di preoccupante ovviamente, siamo ancora a giugno e la dirigenza comunque sta lavorando sodo, ma per vari motivi si è un po' bloccato il movimento: dal caso Donnarumma che ha tenuto impegnata per quasi una settimana la macchina rossonera alla quasi impossibilità di trattare con determinate persone, chi per un motivo, chi per un altro. Infatti, la fase di stallo, come detto, non è dovuta al non lavoro della dirigenza rossonera, ma da chi tratta con loro: a Milanello il prossimo innesto che ci si aspetta è un regista che possa prendere in mano il centrocampo e le attenzioni del duo Fassone-Mirabelli sono ricadute su Biglia della Lazio... ahi... Lazio... ahi... Lotito... come la storia insegna è complicato trattare con lui e si sta confermando questo aspetto: chiede 25 milioni per un giocatore che, forse si, li vale, ma è in scadenza tra un anno, va per i 32 anni e fisicamente ha dimostrato di avere facilmente dei piccoli problemi, di conseguenza visto il complesso il Milan lo valuta 15, e si è spinto fino a 18 e può arrivare a 20. Niente. Lotito non vuole saperne. 25 è la richiesta, e di andare incontro al Milan abbassando le pretese non ne vuol sapere, andando di conseguenza anche contro al bene del club che potrebbe, comunque, perderlo tra un anno a zero; a questo punto il guadagno quale sarebbe?

A dire il vero però, c'è da dire che un accordo si era trovato: 50 milioni per Biglia più Keita, ma figurarsi se poteva essere così facile... Trovato questo accordo è spuntato fuori che Keita non vuole il Milan, ha un accordo con la Juventus e vuole andare lì, non prendendo proprio in considerazione il progetto del Milan, "sputando" (passatemi il termine duro e volgare) sulla storia e sull'ambizione del club rossonero. Club in cui fino a poco tempo fa i calciatori avrebbero pregato per andare. E ora un ragazzino di 22 anni, si prende il lusso di far saltare la trattativa perchè lui al Milan non vuole andare? Bene, che stia alla Lazio quest'anno, e che vada alla Juventus a parametro zero l'anno prossimo; questo dimostra anche quanto crede la Juve in lui, non è disposta neanche a fare un sacrificio economico per portalo a Torino, correndo il rischio di perderlo. Quindi si capisce che di pronto per lui a Torino c'è solo la panchina. Tant'è che i titolari li stanno cercando altrove e si sanno i nomi: Douglas Costa e Bernardeschi. Ma contento lui, contenti tutti: i rossoneri non si strapperanno i capelli, anzi, ancor di più appoggeranno l'operato della società e si sarà tutti d'accordo che al Milan devono arrivare solo calciatori che credono nel progetto, che credono nel Milan, che hanno voglia di vestire la maglia rossonera senza se e senza ma, ma solo con orgoglio, senza pregare né giocatori, né  presidenti che solo per la mania di avere l'ultima parola sono disposti a rifiutare buone offerte palesando richieste assurde. La piazza è piena di buoni giocatori... giocatori che sarebbero felici di vestire rossonero... in quel di Firenze ad esempio, il Milan può trovare due giocatori funzionali al progetto, che possono aumentare il tasso tecnico della rosa e che possono arrivare al GIUSTO prezzo: Badelj e Kalinic. Con un offerta di 35 milioni piu bonus, si possono portare a casa e il Milan si ritroverebbe col regista di centrocampo e con una punta forte e di esperienza da affiancare ad un giovane come Andrè Silva. Basta pregare. Basta cercare di convincere chi non vuole vestire rossonero perchè questo deve essere un onore, non un ripiego.