Ormai non ci credo più che Carlo Tavecchio lasci la poltrona. Mi chiedo: ma se il capo del calcio italiano non lascia dopo una the battle del genere quand'è che lascia? Ce l'ho soprattutto con i poteri del calcio italiano, che pur di non perdere i loro posti di comando decidono che va bene Tavecchio in quanto facilmente manipolabile.

Sono scandalizzato dalle parole di Ulivieri presidente degli allenatori italiani che dà pieno sostegno a Tavecchio e critica pesantemente Malagò che è l'unico che almeno a parole senza però far alcun fatto ha provato a far dimettere chi ha fallito pesantemente.
Troppo sconcertanti le parole dell'Aia, che si puleggia dicendo che loro al mondiale ci vanno sicuramente, le uniche parole che trovo sensate sono quelle di Damiano Tommasi, che ha lasciato l'assemblea anche se ai calciatori c'è da fare un bel discorsetto, perché sono loro i primi responsabili di questo disastro.
Non so cosa augurarmi, il cervello mi dice: spero che Ancelotti non accetti l'incarico di CT se i vertici federali rimangono questi. D'altro canto però dico con una federazione così debole e scandalosa l'unica soluzione è un CT forte che si carichi il peso della Ricostruzione sulle spalle e trascini la FIGC.

Una delle prime cose da riformare sarebbe il potere di voto delle varie componenti della FIGC. Trovo senza senso che il calcio dilettantistico controlli il 34% del potere, cosa che gli permette facilmente di accordarsi con un'altra componente per arrivare alla maggioranza assoluta dell'assemblea. Andrebbero rivisti i rapporti di potere all'interno della FIGC, mi auguro che la serie A non stia nel suo brodo e esponga le criticità che la maggioranza dei presidenti dicono davanti alle telecamere sulla figura di Tavecchio. 
Ma poi in assemblea si turano il naso e vanno avanti proprio perché come detto prima è un fantoccio facilmente manipolabile. L'ultima speranza è che il ministro dello Sport, il signor Luca Lotti, convochi il signor Carlo Tavecchio e imponga le dimissioni per una disfatta storica del calcio italiano che secondo me ha un valore nettamente superiore alle cose positive fatte dalla gestione Tavecchio.
Non bisogna vedere tutto nero perché alcune cose positive le ha fatte ma penso che la non qualificazione ai mondiali cosa che non accadeva da 60 anni sia nettamente più importante delle cose fatte. L'altra cosa sconcertante di Tavecchio e la sua modalità di scelta del CT: quando deve salvare la faccia, vedi caso "opti poba" o oggi dopo la non qualificazione sceglie un CT top, mentre quando non deve mascherare i suoi errori, li fa su un allenatore di basso livello non degno della nazionale italiana.

Io sono schifato dalla politica del pallone e dico anche che se dopo una disfatta del genere non abbiamo un briciolo di dignità per ripartire veramente e seriamente, allora è giusto che l'Italia segua l'andamento del paese, ovvero una lenta agonia che non ci porta da nessuna parte .