Fanno discutere le parole di Nedved riguardo lo stile di vita non propriamente da atleta del 'signorino' Paulo Bruno Exequiel Dybala da Laguna Larga. Un signorino che avrebbe messo davanti alle proprie responsabilità di professionista e giocatore della Juventus la vita mondana e le gioie col gentil sesso, da quanto si apprende dai bene informati (fonte: Luca Fausto Momblano). Un signorino che arriva spompato (in tutti i sensi) agli allenamenti e che in partita possiede la vitàlità di un bradipo moribondo. Un investimento da 7 milioni netti l'anno che negli ultimi due mesi ha reso quanto un calciatore prossimo al ritiro.

Il Signorino, ecco come lo chiamerò d'ora in poi. Con la 's' maiuscola per non confonderlo con altri 'signorini' che si sono persi per strada prima di lui, da Pato a Cassano, da Balotelli a Cerci, a chi più ne ha più ne metta.

Vorrei tuttavia porre la vostra attenzione sulla maglia che il Signorino ha l'ardire di indossare in modo tanto spudorato, come una ragazzina che alla sua prima sfilata di moda si crede Naomi Campbell. E non mi riferisco alla casacca bianconera, ma alla 10. Il sacro numero vestito da leggende del calibro di Boniperti, Sivori, Platini, Baggio. E Del Piero, l'esempio supremo.

Alessandro Del Piero da Conegliano, classe 1974. Nato il 9 novembre, mentre il Signorino nasce il 15. E' l'unica cosa che hanno in comune: il mese di nascita. A 24 anni, l'età odierna del Signorino, Del Piero ha già vinto: 3 campionati, 1 coppa italia, 2 supercoppe italiane, 1 champions league, 1 supercoppa europea e una intercontinentale (decisa da una sua prodezza). A 24 anni Del Piero ha già messo a segno 22 gol europei (20 in champions e 2 in coppa uefa) contro i 5 del Signorino. A 24 anni Del Piero ha uno score di 10 gol con la propria nazionale, contro gli ZERO del Signorino.

La carriera di Alex si interrompe bruscamente in quel di Udine  l'8 novembre 1998, il giorno prima del suo 24esimo compleanno. Il Del Piero che abbiamo ammirato prima del terribile incidente non lo rivedremo più. Ci mette oltre due anni per tornare a segnare con regolarità su azione. In nazionale le cose vanno anche peggio: agli Europei del 2000 fallisce due gol solo davanti a Barthez nella finale con la Francia e la sconfitta ai supplementari viene imputata quasi esclusivamente a lui. Nel febbraio 2001 Alex perde il padre e nella partita col Bari segna e scoppia a piangere nel dedicargli l'esultanza. Nel 2004 con l'arrivo di Capello perde il posto da titolare a vantaggio del nuovo arrivato Ibrahimovic. Nel 2006 la Juventus viene retrocessa in serie B. Del Piero, da campione del mondo, scende di categoria con la Vecchia Signora. Gli anni successivi sembrano il preludio di un definitivo ridimensionamento dei bianconeri: dai due settimi posti consecutivi al Triplete dell'odiata Inter, al peggio non c'è limite. Ma Del Piero rimane e si prende le sue responsabilità di capitano. Quando Buffon fa una papera clamorosa contro il Lecce alla terzultima del campionato 2011/12 e lo scudetto torna in bilico, il primo ad andarlo a consolare è Alex Del Piero. 

Malgrado tutte queste cadute, anche rovinose, il nostro numero 10 si è sempre rialzato. Non un lamento, non un'accusa, non un alibi.

Mi auguro che qualcuno glielo abbia spiegato al Signorino che la maglia che ha sulle spalle non tollera di essere indossata da un bamboccio viziato che improvvisamente si crede Alessandro Del Piero da Conegliano.