In questi giorni, su vari canali mediatici (giornali, radio, TV), si è discusso molto di calcio. Non di calcio giocato, ma di ciò che si cela "dietro le quinte" nel fantastico mondo dei procuratori.
Uno dei massimi interpreti di questo ruolo  è senza ombra di dubbio Mino Raiola. Chi non lo conosce. Di fatto, l'agente di numerosi top player di fama mondiale  è tornato a far parlare di se con le solite dichiarazioni provocatorie che lo contraddistinguono.
Perché con Mino non ci sono le mezze misure, o lo si ama o lo si odia. Se da una parte raccoglie la stima e la gratitudine di chi rappresenta, facendoli ottenere solo il meglio per quanto riguarda retribuzione e club di militanza, dall'altra ottiene dissensi da parte di alcune società che "storcono il naso" sui suoi modi a volte quasi ricattatori.

Dopo aver toccato l'argomento Donnarumma e come consuetudine aver lanciato la solita frecciata a Mirabelli, Raiola si è soffermato a parlare del suo assistito Mario Balotelli.
L'attaccante italiano in forza al Nizza vedrà il suo contratto scadere a giugno di quest'anno è non sembra esserci l'intenzione di rinnovare. Il buon volpone di origine campana ha orchestrato un bello spettacolino in cui, tessendo le lodi del suo assistito, si è fatto prendere un po' la mano.

Dopo aver enunciato di aver proposto SuperMario a Juve, Roma, Napoli e Inter, Mino ha alzato il "tiro" dichiarando che il suo assistito avrebbe un valore di cento milioni di euro, però a giugno si potrà prendere a parametro zero.
Continua esponendo, in una classifica, probabilmente da lui stilata, che la punta sia tra i primi dieci in Europa ed il migliore in Italia.

Sicuramente Mario è maturato molto e in Serie A potrebbe fare bene, ma da qui a paragonare il suo valore a quello di un top player ne passa di acqua sotto i ponti. Non che le qualità non le abbia, ma purtroppo finora ha dimostrato di non essere continuativo. 
Vedremo se con il tempo potrà tornare ad essere quella promessa che si era vista quando militava nell'Inter e che, come un fiore, finalmente "sbocci" definitivamente. Una cosa è certa, il buon Raiola farà parlare ancora di sé con le sue dichiarazioni al veleno. 


"C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di sé."
Oscar Wilde