Carlos Bacca non si è lasciato di certo bene con il club rossonero, e, nonostante ne faccia ancora parte essendo solo in prestito al Villarreal, non sembra destinato a tornarci né a Gennaio né a Giugno. Il suo contratto con il club rossonero scadrà nel 2019 e si spera che il club spagnolo eserciti a fine stagione il diritto di acquisto esistente, dopo un attuale buon inizio in liga e in coppa condito da 9 goal, anche se difficilmente si riuscirà a recuperare i circa 30 milioni spesi tre stagioni dalla vecchia proprietà.

Se inizialmente sembrava avercela più sul personale con Montella, ora a Siviglia (proprio sua ex squadra), postando una scritta "Dio non dimentica", a seguito dell'esonero dell'ormai ex allenatore campano, reo di averlo fatto giocare poco nella passata stagione richiedendone poi la cessione per quella in corso, ecco ora le dichiarazioni all'edizione colombiana di Marca, con cui il centravanti nativo di Puerto attacca senza mezzi termini anche le presenti e future ambizioni societarie milaniste:

“Stanno cercando una soluzione, però io in 2 anni non l’ho mai trovata. Dicevano che l’allenatore era un problema e l’han cambiato, poi il problema erano i giocatori, e alcuni di alto livello hanno tradito, sono arrivati anche nuovi dirigenti. Credo che questo stia succedendo perché nel calcio ci sono i cicli. La Juventus e il Napoli sono cresciute molto negli ultimi anni mentre il Milan vive troppo di ricordi”.

Concludendo l'intervista con: “Nessun passo indietro. Ho fatto parte di un Milan diverso, non in quello che ha fatto la storia. Di storia non si vive. Lo dimostra il Real Madrid per esempio. Il Milan da molti non è tra le migliori, ci sono andato per la storia che aveva alle spalle ma ci sono state molte sorprese”.

Brutto atteggiamento dell'ex punta rossonera, che oltre a non dimostrarsi grato alla società che su di lui ha investito una cifra importante, rispetto alla sua ormai non giovane età, non ha comunque poi rispettato le attese nell'ultimo trascorso calcistico.