Mai come in questa edizione della Champions la squadra del giovane Eusebio Di Francesco non era accreditata della possibilità di approdo agli ottavi considerata la presenza di due compagini come Chelsea e Atletico Madrid che in questi ultimi anni hanno puntualmente raggiunto quantomeno le fasi finali della competizione.

Neanche i più benevoli bookmakers avrebbero speso più di un euro nel dare la Roma qualificata agli scontri diretti, sicuri che le corazzate sopra menzionate avrebbero presto chiuso ogni possibilità di intrusione. Del resto la storia dei giallorossi in Champions parla da sé, a parte qualche piccolo exploit a Madrid sponda Real o Lione sponda Olimpic il bottino è stato più prodigo di delusioni che di soddisfazioni. Certo, parliamo di una Roma con problemi di bilancio e forse anche con un management poco ''europeo'' da un certo punto di vista. Oggi sembra che la gestione americana dopo sei anni di decisioni sbagliate, a volte apparse addirittura approssimative, abbia imboccato finalmente con il duo Di Francesco-Monchi la strada giusta per una crescita societaria e di risultati in Italia e in Europa.

E' chiaramente ancora prematuro per una consacrazione ma quello che sembra stia cambiando e bisogna darne atto alla caparbietà del tecnico abruzzese è la mentalità di squadra e società che finora aveva contribuito negativamente al non raggiungimento degli obiettivi stagionali prefissati di volta in volta in sede di raduno estivo.
Andare a Londra e impattare il risultato contro la squadra di Antonio Conte non è cosa da poco considerando il valore della rosa dei Blues, nonostante non appaiano essere quella macchina da gol dello scorso anno. Anche la trasferta in terra Azera ritenuta dalla stampa di facile conquista si è rivelata al contrario insidiosa per le più blasonate del girone tanto che la vittoria giallorossa adesso assume un significato più marcato. Il top per questa prima fase è stata la partita perfetta dell'Olimpico nel ritorno col Chelsea dove anche uno come Conte si è dovuto piegare nel complimentarsi con la Roma ammettendo la superiorità nel doppio confronto. 

Passo passo tanti record della Roma targata Spalletti stanno per essere demoliti o quantomeno eguagliati da un tecnico e una squadra ritenuti fino a pochi mesi fa ''inadeguato'' e ''con giocatori dal futuro incerto e per di più infortunati''. I meriti dell'ex giallorosso non si esauriscono qui ma vanno oltre le mere considerazioni, dimostrando per esempio che elementi tipo il brasiliano Gerson nonostante la giovanissima età può far parte del gruppo e dare quando richiesto il suo contributo; al contrario del Mister di Certaldo per il quale il ragazzino era assolutamente da cedere. E stesso discorso per l'altro ragazzino, il turco Cengiz Under che nonostante le ultime apparizioni non proprio centrate ha ricevuto da Di Francesco parole di comprensione e incitamento a lavorare di più su i movimenti che deve fare in partita.

Tutto il gruppo si sente coinvolto e convinto su quello che il Mister vuole da loro e i risultati, a parte il passo falso contro Napoli e Genoa, per ora gli stanno dando ragione considerando che l'obbiettivo richiesto dal Presidente James Pallotta è la qualificazione Champions. Ma nel cuor suo Eusebio Di Francesco spera di ottenere qualcosa di più, e sembra essere non una speranza ma una quasi certezza; questo traspare dalle parole che dice in ogni conferenza stampa, stimolando così in primis la squadra a migliorarsi sempre e a non perdersi dietro una pur ottima singola prestazione anche se ottenuta su una diretta concorrente.
Sa che possono dare di più e non lo nasconde né a loro né a stampa e tifoseria;  tutto questo ci ricorda un pò il modo di comunicare del Barone Liedholm e chissà che sia di buon auspicio per il divenire.
Per il momento l'avventura europea può andare in standby e di fatto riprendere l'inseguimento a Juventus, Napoli e Inter con la possibilità di tornare ad accorciare ulteriormente la classifica in vista già dello scontro al vertice in programma sabato 8 dicembre.

Al giro di boa del girone di andata si tireranno le prime somme, sicuramente chi avrà più ricambi in panca e la forma atletica migliore avrà un bel vantaggio sulle altre.
Ma tutto è ancora da scrivere, e come sempre sarà un bel romanzo.