Bòn… finalmente se semo tolti il pensiero de stannata demmmmerd….. ops. Ero ancora Balotellizzato. Tornando seri, cosa poteva accadere di diverso? Abbiamo una squadra disastrata nel corpo e nell’anima. Ci sarà molto da lavorare e credo che il mercato in uscita si rivelerà più fondamentale del mercato in entrata. Sto parlando della dirigenza. A parte che l’organigramma dell’Inter sembra una convensciòn politica con figure. Dai “Sindaci Effettivi del Collegio sindacale” al “Responsabile Informasciòn Technology”, dal “Responsabile dell’ufficio legale” al (rullo di tamburi) “Chief Operating Officer”. Makkekkakkio è uno Scif opereting officer? Cioè, a cosa serve? Cercando su wikipedia, quindi l’80% delle mie pseudo conoscenze, scopro che:
“Il direttore operativo, termine che traduce l’inglese chief operating officer o chief operations officer (COO), è un manager, posto alle dirette dipendenze del capo azienda con responsabilità di coordinamento e ottimizzazione di tutte le attività operative e progettuali di una azienda per renderle più efficaci e funzionali ai fini del business. Nelle imprese italiane il titolo di direttore operativo è usato raramente poiché il manager in questione porta di solito il titolo di direttore generale (che in altri paesi designa, invece, il capo azienda)“
In pratica un Direttore Generale. Peccato che l’Inter un Direttore Generale lo ha già, e corrisponde al nome più cercato delle ultime 12 ore dagli interisti: Marco Fassone. Caro Presidente te la sei cercata. Non ti è bastato convivere una volta con una serpe in seno? L’esperienza di Lippi deve continuare a fare scuola. Prendere un ex (rubentino o bilanista che sia) non potrà mai portare a nulla di buono. Tutti saranno sempre pronti a pontificare con i “te l’avevo detto”. Io non lo faccio semplicemente perché di Fassone, fino a 12 ore fa, conoscevo solamente il nome, anche perchè le cronache non hanno mai raccontato le sue grandi gesta. Oggi possiamo considerare lui (e la sua foto) il simbolo della protesta della gente dell’Inter. Liquidare con “dicano quello che vogliono” i tifosi che a fine partita hanno comunque riconosciuto tutte le attenuanti del caso ai giocatori in campo (quelli che sono riusciti a finire la partita) non è stata una frase felice. Comunque il messaggio è chiaro. Tornando al mercato (societario) in uscita, penso sia palese come serva dare un caloroso ringraziamento all’elegantissimo Marco Branca, all’educatissimo Piero Fassone e al nostro nuovo eroe: il Direttore Generale Marco Fassone, Chief Operating Officer sul campo.
Solo dopo aver scelto un uomo giudicato all’altezza di ricostruire DA ZERO dirigenza e squadra (Uno e solo uno con compiti ben precisi. Non una cozzaglia di qualificatissimi e inoperosi sconosciuti), allora si potrà pensare di concerto (mi piace l’espressione “di concerto”) anche alla campagna acquisti e all’allenatore. Stramaccioni è stato scelto per evidenti questioni economiche (costa come due settimane di paga di Mourinho) e perché si pensava potesse contribuire a crescere una “linea giovane”. L’acume dirigenziale della coppia BrancAusilio non ha contribuito al progetto, vero, ma anche i ragazzi che sono rimasti non mi sembrano educati a dovere. Kovacic ha accelerazioni fenomenali, ma non può stare fermo a guardare Totti al limite dell’area che prende la mira e calcia in porta. Dove minkia era Benassi, entrato in campo da 5 minuti, mentre De Rossi si faceva 50 metri indisturbato fino alla nostra area di rigore in occasione del secondo gol? Va bene gli alibi, ma anche Strama deve riguardare buona parte del lavoro fatto (male) quest’anno. Una seconda possibilità, a parità di obiettivi, si può sempre concedere. Se invece Al Pres girano i 5 minuti e decide di “prelevare” qualche milioncino dalla nuova sponsorizzazione russa della Saras per investirlo sulla squadra e comprare qualche decina di giocatori decenti… conviene prendere un allenatore con un filo di esperienza in più. In parole povere: Moratti, Arala!
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