"Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te." (Matteo 7,12). Il clima cattolico mi ha contagiato in questo periodo di avvicinamento alla Santa Pasqua. L'insegnamento che diede Gesù non può essere riduttivamente visto come una regola valida solo per la Chiesa Cattolica, ma come come una regola valida nella vita. Tant'é vero che questa è la prima cosa che viene insegnata ai bambini che cominciano a intraprendere il percorso catechistico. Poi, nella quotidianità questo è un dettame che non trova mai riscontro perché la "bestia", come diceva Schopenhauer, che è in noi preferisce sopraffare gli altri, anziché aiutarli nel momento del vero bisogno. 

Ma tutto questo cosa ha a che fare con il pallone? Il calcio si appresta a vivere un periodo veramente molto bello. Il mese di aprile è forse quello più spettacolare e intenso che vedrà in programma tantissime sfide affascinanti e imperdibili per tutti gli appassionati sportivi. E l'antipasto, tutto da degustare, si ritrova già nell'ultimo giorno di marzo (domani) con una partita che si preannuncia interessantissima nel nostro campionato: Juventus-Milan. Le due squadre che hanno fatto la storia della Serie A, esportando il calcio italiano in Europa e nel mondo. Sarà un match particolare, soprattutto per Leonardo Bonucci, il grande ex della serata. E qui nasce il dubbio amletico: quale accoglienza riserveranno i tifosi bianconeri? 

Leo ha trascorso, nella Juventus, sette stagioni indimenticabili. La prima, la più difficile, le altre sei, emotivamente coinvolgenti che lo hanno visto protagonista. Sei scudetti, tre Suppercoppe Italiane, tre Coppe Italia è il palmares che vanta Bonucci e che ha conquistato nella sua Vecchia Signora. Mica male. Tra le altre, due finali di Champions League e probabilmente, proprio nell'ultima si è rotto il rapporto con la società e con l'allenatore. Tutto ciò, come è ben noto, ha portato il difensore della Nazionale Italiana a sposare i colori rossoneri con lo stupore generale di tutti. I primi a rimanere impietriti di fronte a questa scelta non possono che essere stati i supporters della Juventus. Qualche giorno dopo la forte delusione di Cardiff, Allegri commentò: "Bonucci via dalla Juventus? Non vedo quale sarebbe il motivo e dove sarebbe il problema. Leo sarà il futuro capitano di questa squadra!" Poi, siamo tutti come è andata finire... 

Nella partita di andata, il capitano del Milan non ha potuto giocare a causa della squalifica che lo ha visto saltare due giornate. Adesso, per lui si presenta una grande occasione, la partita della vita. Quella che farà domani "Bonny" (a me piace chiamarlo ancora così) sarà sicuramente una prestazione al di sopra delle righe, attenta dal punto di vista tattico, fredda dal punto di vista psicologico. La giocherà come fa Higuain al San Paolo. E il rischio è proprio quello, che il 19 punisca la capolista con un suo gol. Ovvio. I ruoli sono diversi, uno fa l'attaccante, l'altro fa il difensore. Ma i tifosi lo conoscono bene, sanno che Bonucci è l'uomo dai gol pesanti e importanti... 

L'appello che faccio da sostenitore della Juventus è rivolto allo stadio, all'Allianz. Abbiamo visto cosa succede quando si riceve una pioggia di fischi. Basti pensare a Gonzalo cosa combina quando incontra il Napoli al San Paolo: sono più i gol che ha segnato alla sua ex che le reti sommate a tutte le restanti squadre del campionato. Pazzesco! Basti guardare a Federico Bernardeschi che, da ragazzo "scanzonato" (così definito da Allegri), ha messo a segno una perla su punizione al Franchi. Insomma, ruota attorno a tutti i citati episodi precedenti il nocciolo della questione: non riempire di fischi Leonardo, non farlo sentire come se fosse un estraneo, ma accoglierlo con applausi perché noi abbiamo dato tanto a lui, è vero, ma anche lui ha dato tanto a noi, i tantissimi trofei ne sono l'esempio lampante. Così facendo, daremo uno schiaffo morale agli altri campi e alle altre tifoserie ipocrite e scorrette d' Italia. E forse, anche il lupo che porterà con sè Bonucci domani si attenuerà, diventando agnellino di fronte all'immensità del suo stadio al quale si sarebbe dovuto legare ai cancelli... Sto ancora aspettando.