Lo sfogo di Massimiliano Allegri al termine di Juventus-Tottenham, gara finita con un pari, ha riportato le polemiche in quel di Torino, ma soprattutto dubbi sul valore tecnico dell'allenatore. "Non si può pretendere di arrivare sempre in finale...". Vero! Come è vero che in una gara di ritorno ancora da giocare non si può esordire con uno sfogo simile. Una reminiscenza che per un milanista medio è quasi inevitabile. Il disfattismo di mister Allegri è un qualcosa di noto, quasi quotidiano. Una pecca che il tecnico toscano ha sempre mostrato nel momento del bisogno, e che personalmente non ho mai apprezzato.

Un 2-2 interno è un qualcosa che scoraggia tifosi e squadra bianconera, ma ciò non può e non deve delegittimare un allenatore che ha l'obbligo di tenere sul pezzo tutti, compreso se stesso. Altra nota d'appunto conclusiva: indubbiamente il Tottenham di Pochettino è una squadra formidabile, che gioca un buon calcio, ma non è ammissibile sentire Allegri definirla più forte della sua Juventus. Oramai, a sensazione, qualcosa fra Allegri e la Juventus si è rotto, deteriorato, e questo supposto deterioramento ha una data precisa: 3 giugno 2017.