3 giugno 2017, Cardiff, Galles. La Juventus arriva alla finale di Champions League come squadra difficile da battere, con una difesa impenetrabile e che aveva sconfitto il Barcellona della MNM e la grande sorpresa Monaco e probabilmente per alcuni, anche con il favore dei pronostici, nonostante avessero i campioni in carica di fronte.
90 minuti dopo, Asensio firma il 4-1 che segna la fine della partita e l'ennesima sconfitta della Juventus in finale di Champions. Nei giorni successivi i giornali parlano di problemi e liti negli spogliatoi con Dani Alves, Bonucci "protagonisti" di queste lite, con un Allegri che non riusciva più a tenere in mano e che pensava di lasciare la società. Passa qualche altro giorno, le acque si iniziano a calmare e vari membri della Juventus sia giocatori che dirigenti, smentiscono i fatti di Cardiff, con Marotta che annuncia il rinnovo di Massimiliano Allegri.

Sembra tutto tornato alla normalità, la Juve è pronta a ripartire, ma come un fulmine a ciel sereno, arriva la decisione di Dani Alves di lasciare la Juventus, lasciando nessun altra di scelta alla Juventus di rescindere consensualmente il contratto, per poi accasarsi al PSG (il primo grande colpo dell' incredibile mercato dei parigini). Inoltre si fanno semprep iù insistenti le voci che parlano di un fortissimo interessamento del Chelsea per Bonucci e Alex Sandro. Tuttavia poche settimane dopo succede l'inimmaginabile, il Milan per 42 milioni acquista il difensore bianconero e a sua volta la Juve per 12 milioni acquista il cartellino di De Sciglio, vecchio pupillo di Allegri. La juve non si fa trovare impreparata e seguendo le direttive dell'allenatore vengono acquistati due esterni offensivi (Bernardeschi e Douglas Costa) e un interditore a centrocampo (Matuidi). 

La Juve rinizia la stagione con tutti i favori dei pronostici, eppure qualcosa nel meccanisimo si è inceppato, la Juve segna molto ma subisce molto, fatica moltissimo contro le squadre più deboli venendo salvata da singoli (Dybala a inizio stagione, Higuain adesso), con le squadre di un certo livello viene sconfitta (2 volte con la Lazio e il barcellona) e pareggiando con estrema fatica in casa dello Sporting Lisbona, perdendo l'importante possibilità di qualificarsi in anticipo agli ottavi. In tutto ciò si vede una Juve molle, deconcentrata, con alcuni singoli l'ombra dei veri se stessi (Alex Sandro), un organizzazione difensiva cambiata in partita in partita (con un Rugani fino in questo momento il migliore dei centrali, relegato in panchina nelle partite importanti) e un Allegri che non riesce a dare una quadratura tattica, oltre che uscire con interviste presentuose e alcune volte pure infelici verso i giocatori (quelle su Bernardeschi ad esempio).
In tutto questo ho ripensato a quello scritto dai giornali dopo Cardiff e vedendo la Juve, credo che fosse in parte tutto vero, ormai i giocatori o comunque una buona parte di essi non sono più dalla parte dell'allenatore. Inoltre Allegri stesso credo abbia lui stesso meno motivazioni degli altri anni e con un mercato, in cui è stato assecondato in tutto per tutto con Costa e Bernardeschi sfruttati pochissimo, Matuidi utilizzato solo nel momento di emergenza e De Sciglio che seppur abbia giocato poco, complice un infortunio, non è stato all'altezza, mi paiono ci siano diverse motivazione che pendono verso la separazione del rapporto che a prescindere dai risultati di questa stagione, ha decisamente fatto il suo tempo.

La mia speranza e che ha fine stagione si inizi un nuovo ciclo con un nuovo allenatore e con uno svecchiamento della rosa che deve essere fatto in particolar modo in difesa, in modo da poter iniziare un nuovo ciclo nella speranza che sia ancor più vincente.