Nome: Breel Donald Embolo Data di nascita: 14 febbraio 1997 Luogo di nascita: Yaoundé Nazionalità: Camerunense – svizzera Squadra: Basilea Piede preferito: destro Altezza e peso: 184 cm – 71 kg Statistiche : 73 partite, 26 gol, 22 assist Breel nasce a Yaoundé, capitale del Camerun, il 14 febbraio 1997. Già all’età di sei anni si trasferisce in Svizzera con madre e fratello: Basilea così entra nel suo destino già nel 2003, iniziando la sua carriera calcistica nel Nordstern all’età di nove anni. Nel 2008 cambia squadra, va all’Old Boys, squadra nella quale c’è possibilità di essere osservati da qualche top team svizzero se si dispone delle adeguate capacità. Embolo non può che far parlare di sé per ciò che fa sul campo ed infatti nel 2010 arriva una grande chiamata: il Basilea lo desidera. Avendo il doppio passaporto, già nel 2012 inizia a militare nell’under-16 elvetica. Non possono che sovvenire i più svariati giocatori svizzeri originari da altre nazioni: Behrami, Shaqiri e Xhaka sono di origini kosovare, Dzemaili di origine macedone (etnia albanese), Inler è turco e tra gli altri vi sono Seferovic, Drmic, Gavranovic, Mehmedi e Djourou. Nel campionato svizzero under-16 gioca bene e vince il titolo per due anni di fila, coronando l’impegno individuale con diversi premi personali. Il 2013 per lui è un anno di soddisfazioni in quanto solamente dopo tre settimane a seguito del compimento del sedicesimo anno firma il suo primo contratto da professionista, ottiene il riconoscimento di “miglior giovane del club” e nell’estate sale di grado passando alla rosa under-18. Nel 2014 inizia a svolgere degli allenamenti coi senior ed il 13 marzo arriva il suo debutto in Europa League contro il Salisburgo, la partita termina 0-0. Passano tre giorni ed arriva il debutto in campionato contro l’Aarau: la squadra già vinceva 4-0 ma a lui bastano cinque minuti: viene lanciato in rete e non cede nel contatto fisico col difensore per poi battere il portiere con un piazzato sicuro. Un’altra data che di certo Breel non dimenticherà mai è il 4 novembre 2014, quando a soli 17 anni e 263 giorni segna il suo primo goal in UEFA Champions League contro il Ludogorets Razgrad diventando il sesto marcatore più giovane nella storia del torneo: controlla di petto a seguire da vero attaccante per poi trafiggere il portiere. Un aneddoto che spiega eloquentemente la serietà e la morale di questo giovane talento si trova nella sera seguente al suo goal nella più prestigiosa competizione europea: anziché festeggiare fino a tarda notte, è andato a letto presto per recarsi a scuola l’indomani mattina dove è stato accolto dai suoi compagni che gli hanno senza dubbio riservato grandissimi complimenti. Nel dicembre 2014 ha ottenuto la cittadinanza svizzera, per poi sceglierla come nazionale da rappresentare in manifestazioni continentali e non. Già molti tra i grandi club europei lo stanno monitorando, anche se potrebbe attendere di maturare definitivamente prima di essere trasferito ad una big: si sa come opera il Basilea coi suoi pezzi pregiati. Embolo è un attaccante mobile e completo, molto bravo nel primo controllo (qualità fondamentale) e soprattutto abile in fase di finalizzazione. Raramente commette errori davanti al portiere. Sa farsi valere, poche volte viene sopraffatto a spallate se ha in mente di andare in rete, ha buona accelerazione, senso di posizione lungo tutto il fronte offensivo muovendosi bene tra le linee e proponendosi al momento giusto per le imbeccate dei compagni. Mario Streller su di lui dice “quando lo vedo giocare, il mio cuore gioisce”, pure Fabian Frei non risparmia complimenti “penso che sia un fenomeno, e ha solo 17 anni! Mi piace sia come persona che come giocatore. Resta coi piedi per terra e non proverà mai il tiro dai 50 metri per segnare il goal dell’anno. Se gli dai un consiglio, lui lo accetta tranquillamente senza arrabbiarsi.”