Alzi la mano chi di noi non abbia sognato, nella sua vita, di poter vivere di rendita, di non dover lavorare e quindi né tantomeno dover studiare per acquisire quelle competenze da dover sfoggiare poi davanti al capo di turno o davanti ad un professore all'ennesimo esame di Laurea!

Eh bene... il sogno, per uno di noi (?) è diventato realtà!

Naturalmente si parla del nostro portiere titolare Gianluigi Donnarumma. Mi ero ripromesso di non parlarne, di non scrivere nulla su di lui e il suo procuratore e nulla sulle sue decisioni. Oggi però leggo quasi ovunque della sfuriata della professoressa Elda Frojo, presidente della Commissione d'esame di fronte alla quale Gigio doveva sostenere l'esame di maturità per diplomarsi, da privatista, in ragioneria all'istituto paritario Leonardo da Vinci di Vigevano. Giustamente la prof. si lamenta della mancata presentazione del portiere davanti a quella commissione, ma non perché sia un errore non dare la giusta importanza ad un diploma di Scuola Superiore, quanto al fatto che altri ragazzi, molti con difficoltà familiari gravi (parole della stessa professoressa Frojo), abbiano subito questo spostamento di date solo per permettere a Donnarumma di diplomarsi salvo poi scoprire, un giorno prima della prima prova scritta, che Gigio sarebbe partito con un volo privato ad Ibiza per le vacanze, rinunciando di fatto, per quest'anno, a ottenere il diploma.

Molti di noi immagino che abbiano pensato che al suo posto avrebbero fatto la stessa cosa, tanto con 6 milioni in tasca all'anno il ragioniere puoi anche non saperlo fare e comunque, naturalmente, puoi anche diplomarti l'anno prossimo: che fretta c'è!

Io no! Anzi mi correggo, io forse no! Perchè forse mi farei tentare! Ma sono stato cresciuto con altri valori, lavoro sodo per guadagnarmi quello che ho e per pagare il mutuo o per permettermi di uscire ogni tanto... quindi no, lo confermo: io, a quegli esami, mi sarei presentato anche da impreparato.

E sapete perchè? Per rispetto, sì, per rispetto di chi mi ha aspettato e magari ha tifato per me agli Europei, sperando di vedermi in finale con il rischio concreto di vedersi spostate ancora più in avanti le date dell'esame. Quel rispetto che, da tifoso del Milan, avrei avuto firmando ad occhi chiusi il nuovo contratto di 5 anni anche a 2-3-4 milioni, senza tira e molla per arrivare a 6 e far ingaggiare anche qualche mio fratello calciatore.

Chi legge potrà pensare: "Avrei voluto proprio vederti, impossibile... non ci credo", e io ribadisco: ci sarei andato a quell'esame, da impreparato, ma con in tasca un contratto già firmato con la mia squadra del cuore, quella squadra per cui tifo da bambino e per cui piango quando perde.

Perché io, che nella vita a livello amatoriale faccio il portiere, Gianluigi Donnarumma lo avevo innalzato ad idolo e adesso che se ne scrive e se parla un giorno sì e l'altro pure, quasi quasi preferirei che fosse ceduto: perché uno così, se non va via quest'anno, va via il prossimo.
E onestamente dei soldi che incassa il nostro Milan a me non interessa, perché io non ci guadagno nulla, nella mia tasca, di quei soldi, non entrerà nulla. Avrei preferito un idolo, un giocatore dalla faccia pulita da poter idolatrare: un po' come lo era stato Shevchenko.

Io avrei già firmato quel contratto e preso quel diploma, ma non per soldi e per cultura personale... ma per RISPETTO!!!!!