Il mondiale in Russia, quest’estate, potrebbe essere più conteso che mai.
La Germania, campione del mondo in carica, dovrà guardarsi da tantissime nazionali che, tra favorite e outsider, sono pronte a piazzarsi sul gradino più alto del podio.

Il prossimo 14 giugno sarà subito battaglia tra le big, alle quali manca l’Italia (eliminata dai play off dalla Svezia).
Potrebbe essere davvero il campionato del mondo che porterebbe il Brasile al suo sesto titolo: la formazione sudamericana è di tutto rispetto, poiché una squadra così forte probabilmente non si vedeva da anni. Alisson tra i pali è candidato a essere uno dei protagonisti principali; in difesa la fisicità di Miranda e l’esperienza di Thiago Silva potrebbero fare la differenza, così come Alves e Marcelo sulle fasce. Due frecce pronte a spaccare il centrocampo avversario. In mediana Casemiro e Fernandinho sono pronti a calibrare e servire i palloni a chi sta davanti: vale a dire a gente come Willian, Douglas Costa e Neymar (qualora riuscisse a riprendersi dall’infortunio). In attacco, spazio all’unica punta che potrebbe essere Gabriel Jesus. Occhio, però, a Roberto Firmino.
Esplosività e qualità in una sola squadra, pronta ad arrivare fino in fondo, magari prendendosi la rivincita sulla Germania, vittoriosa quattro anni fa in casa della Seleçao.

In ripresa anche la Spagna, con talenti ritrovati e con una guida capace come Lopetegui. Gli iberici hanno schiantato 6-1 l’Argentina nell’ultima amichevole. Non è un caso se il 4-3-3 ha ripreso a girare: De Gea in porta, la coppia “nemica” Piqué (catalano)-Sergio Ramos (madridista) dietro insieme con Alba a sinistra e Carvajal a destra. Centrocampo equilibrato con Iniesta, probabilmente al suo ultimo mondiale, Koke e Thiago Alcantara, un giocatore sottovalutato ma dalle uniche qualità. Poi, attacco da paura: un ritrovato Isco affianca Marco Asensio, suo compagno di squadra al Real, e Diego Costa, punta centrale. 

Tuttavia, non è possibile escludere i campioni del mondo della Germania, che negli ultimi anni hanno dimostrato di avere una squadra sempre equilibrata, fisica e pronta a qualsiasi difficoltà. Non ci sarà Manuel Neuer, quindi spazio a Ter Stegen. Alla guida dei tedeschi per l’ultima volta, Löw si affida alla qualità di Kimmich e Sané sulle fasce. Potremmo ammirare ancora le giocate di Mesut Ozil e alla bravura di Toni Kroos: tutti a servizio di un centravanti puro in forza al Lipsia, di nome Timo Werner.

Poi, ci sono nazionali che sono sempre presenti, con ai nastri di partenza una buona rosa ma che successivamente deludono le attese o, magari, beccano l’avversario sbagliato al momento giusto. Si tratta di Francia e Inghilterra, accomunate dalla conquista di un solo mondiale. C’è chi dice che sarà il mondiale di HurriKane, ovvero il centravanti inglese Harry Kane. L’avvento di Southgate ha portato nuova linfa ai Leoni d’Inghilterra, che possono contare su talenti innati come Dele Alli, Jessie Lingard, Marcus Rashford o Eric Dier. Ha sempre destato preoccupazioni la difesa, ma Walker, Rose e Stones si trovano al giusto periodo di forma. 

E poi i Galletti, che vogliono riscattare la sconfitta in casa a Euro 2016: confermato un buon blocco della scorsa competizione internazionale con Lloris, Koscielny, Kanté, Pogba e Griezmann. Nuova leva Mbappé, che potrebbe anche essere affiancato da uno tra Martial (il più accreditato), Lemar e Dembelé. Può essere il mondiale dei francesi?

Il Belgio, poi, potrebbe anche consacrarsi con i vari Mertens, Hazard, Tielemans, De Bruyne (giusto per citarne alcuni). Resta un’incognita l’Argentina, con tanti ottimi giocatori che fanno però ancora più fatica. Un esempio è l’amichevole vinta per 2-0 contro l’Italia, ma non senza difficoltà. Basterà il talento di Di Maria o Messi, alla ricerca della sua vittoria mondiale? E cosa farà, invece, Cristiano Ronaldo con il suo Portogallo, campione d’Europa? 

Infine, curiosità per i due Reds africani Mohammed Salah, in forza all’Egitto, e Sadio Mané, nazionale senegalese. Lewandowski trascinerà la sua Polonia? Assisteremo a un’altra sorpresa islandese o all’esplosione dei talenti serbi e croati? 
Mondiale combattutissimo, non c’è che dire.
Tutti possono battere tutti: magari anche nazionali minori come Panamà e Tunisia metteranno in difficoltà le grandi...