Finalmente torna l'Europa anche per il Milan, per placare l'ansia di molti tifosi milanisti, e non solo, che dalle competizioni internazionali si aspetterebbero molto di più di un deludente 2-2 in casa con due rigori a favore. In questi mesi si è parlato molto del mercato del Milan e dei deludenti risultati della prima fase di questa stagione, passati tra i molti bassi e i pochi alti della gestione Montella. Con l'arrivo di capitan Gattuso il Milan ha ripreso la giusta rotta e molti uomini hanno ritrovato l'orgoglio e la forma fisica migliore per riprendere quel discorso che era stato interrotto a seguito dei molti risultati deludenti racimolati in campionato. Discorso diverso per l'Europa League, dove il Milan arriva ai sedicesimi di finale consapevole dell'arduo percorso che ha dovuto sostenere (con ben due turni preliminari, andata e ritorno).

Per completare l'opera di "recupero" e per provare a raggiungere quello che fino a un mese fa era ritenuta una chimera, se non una barzelletta, mister Gattuso dovrà fare in modo che la trasferta di Razgrad sia luogo di rinascita e di rivalsa di due giocatori che potrebbero essere determinanti da qui alla fine della stagione: Hakan Calhanoglu e Andrè Silva. Il palcoscenico internazionale potrebbe risvegliare i due giocatori, permettendo loro di mettersi in luce fuori dai confini nazionali, scrollandosi finalmente di dosso tutte le critiche e le insinuazioni piovutegli addosso senza pietà in questi primi mesi italiani, da grandi firme del giornalismo sportivo e addetti ai lavori di vario genere. Giovedì sera in coppa mi piacerebbe vedere Cutrone in coppia con il portoghese e il turco alle loro spalle: questo sarebbe il sogno, o quantomeno una soluzione che permetterebbe a Suso di rifiatare e al duo turco-portoghese di brillare definitivamente, mostrando ai critici nazionali di aver preso un altro, incredibile, abbaglio.