Per analizzare bene la fase storica che sta vivendo la mia Inter, e soprattutto capire cosa devo aspettarmi dai prossimi anni, mi sono soffermato a "studiare" cosa è successo al Manchester United nel dopo Ferguson. Il MU è una squadra che economicamente non teme rivali, ma che dovendo ricostruire dopo l'abbandono del suo coach storico ha trovato grandissime difficoltà. Ancora oggi, dopo aver preso solo questa estate Pogba, Bailly, Ibra, Mkhitaryan ed essersi affidata allo Special One non è affatto certa della partecipazione alla prossima Champions. Di contro l'Inter, rispetto al recente passato, può ricominciare a spendere senza grandi patemi grazie all'avvento della nuova proprietà. E Suning, almeno da quello che si dice sui media, sembra voglia partire col piede giusto, dopo gli sprechi estivi, fiondandosi sugli allenatori più apprezzati e "caratteriali" in circolazione, Conte e Simeone. Però c'è un piccolo dettaglio. Per motivi differenti, ma comunque molto comprensibili, sembrerebbe che né Simeone, né Conte (il cui ingaggio personalmente reputo inopportuno) sono disponibili ad accasarsi ad Appiano. E qui, a mio modesto parere, cominciano i problemi. Spalletti è un buon allenatore, ma rispetto a Pioli non ci farebbe fare un salto di qualità notevole. Questione di carisma e di vittorie per intenderci. Dovendo necessariamente cambiare punterei su Laurent Blanc. Mi pare un tecnico molto preparato ed equilibrato. Senza trascurare che le difficoltà incontrate da Emery nella stagione in corso, in qualche misura ne rivalutano il lavoro fatto a Parigi. Parallelamente rallenterei le aspettative sulla squadra. L’esperienza del MU insegna che la fretta disperde energie e crea malcontento. Puntiamo al 4° posto, non come obiettivo minimo, ma come obiettivo della stagione, con la consapevolezza iniziale che non sarà affatto scontato centrarlo. Questa stagione insegna che porsi obiettivi compatibili con le reali forze in gioco è fondamentale. E’ giusto andare in ritiro se si fa male e non si onora la maglia. Sarebbe altresì giusto riconoscere quando i calciatori fanno bene. Dire che quest’anno l’obiettivo minimo dell’Inter sarebbe stato centrare il terzo posto, e senza di quello la stagione sarebbe stata fallimentare è folle. Specie per come è nata la stagione. No a rivoluzioni profonde. I risultati della stagione in corso non dipendono dai limiti tecnici dei calciatori, ma dall’assenza di programmazione e di concetto di squadra. Sono necessari quattro acquisti importanti per crescere e fare meglio. Un difensore centrale di indubbio valore, un terzino sinistro, un centrocampista centrale e una seconda punta. In difesa Manolas sarebbe perfetto in coppia con Miranda. De Vrij mi pare più un sostituto del brasiliano. Un terzino sinistro che ci risolva il problema della fascia: Ricardo Rodriguez. Un centrocampista centrale: Strootman se fornisse le necessarie garanzie fisiche sarebbe un grande acquisto. Inoltre ad integrazione di un reparto che potrebbe/dovrebbe perdere Kondogbia e Brozovic, vedrei bene Roberto Soriano, che al Villareal ha garantito 11 gol e 8 assist, ed è anche italiano. Un acquisto secondario ma intelligente potrebbe essere quello di Allan dal Napoli. Il gioco di Sarri non lo valorizza, e questo dovrebbe ridurne il prezzo. Quando era ad Udine non ce lo siamo potuti permettere, ora dovrebbe essere abbordabile. In attacco Schick è da prendere, anche a costo di lasciarlo un’altra stagione a Genova. Penso che ci sia il rischio che qualcuno stia già pensando di pagare la clausola di Icardi; 100 mln con le cifre che si sentono in giro penso siano davvero abbordabili. In quel caso il primo nome che viene in mente è quello del Gallo Belotti, cui affiancare una seconda punta di livello. In ordine Sanchez, Griezmann, Aguero (visto che Guardiola vuole puntare su Gabriel Jesus) o Lacazette. E’ su questi attaccanti che la potenza economica di Suning dovrebbe fare la differenza, con la consapevolezza che potrebbe non bastare. Handanovic – D’ambrosio, Manolas, Miranda, R.Rodriguez – Joao Mario, Strootman, Gagliardini, Perisic – Icardi, Aguero. Obiettivo 4° posto. Anche senza Simeone ce la dovremmo fare!