Ieri sera a Forlì l'Under 17 ha conquistato l'ennesimo scudetto giovanile di questa stagione dopo quello Primavera e Berretti. È il 44esimo titolo giovanile della storia nerazzurra, che però non riesce a tradurre questo dominio del vivaio in risorse per la prima squadra. Ieri sera la formazione Under 17 dell’Inter ha vinto il suo scudetto giovanile a Forlì superando in finale l’Atalanta per 3-2, dopo i tempi supplementari. Per la categoria, quest’anno allenata da Andrea Zanchetta, è il settimo scudetto della storia. In più, con questo salgono a 44 i titoli complessivi della storia del settore giovanile nerazzurro. Solo quest’anno l’Inter si è messa in bacheca lo scudetto Primavera, lo scudetto della Berretti e lo scudetto Under 17 (Serie A e Serie B). Negli anni Duemila, questo è il quarto scudetto vinto dalla formazione Primavera dopo quelli del 2002, 2007 (con Mario Balotelli), 2012 e 2017. Negli anni post Triplete, il settore giovanile nerazzurro ha messo nella sua speciale bacheca tantissimi trofei: due campionati Primavera (2012, 2017), una Coppa Italia Primavera (2016), due Tornei di Viareggio (2011, 2015), una Next-Gen Series (2012), tre campionati Juniores Berretti Under 18 (2012, 2016 e 2017), due campionati Under 17 (2014, 2017) ed una Supercoppa Under 17 (2014). Questi dati circoscrivono perfettamente quello che è il valore ed il potenziale a dispozione del vivaio nerazzurro e non solo.Ora, come spesso accade, il dilemma che riguarda il settore giovanile nerazzurro è quello del salto di qualità in prima squadra. I nerazzurri, storicamente, hanno sempre fatto molta fatica a tradurre gli ottimi risultati del settore giovanile in giocatori dal lanciare in prima squadra. Tanti ne sono passati, in pochi recentemente si sono fermati a fare la storia dei nerazzurri. Al contrario, nonostante non sia una cosa negativa, spesso si è trasformato in una fonte di remunerazione che negli ultimi dieci anni ha fruttato alle casse nerazzurre oltre 160 milioni.