E' una delle società più antiche d'Italia, l'Atalanta bergamasca calcio, nota come Atalanta o la Dea, anche se come i più hanno fatto osservare in realtà dovrebbe essere principessa. Perchè Atalanta, bellissima, si racconta, eroina mitologica greca, era figlia del re dell'Arcadia. Ma per i tifosi sarà sempre la Dea. Se non è stata la Dea è stata comunque sicuramente la principessa del calcio italiano che ha salvato la faccia del calcio italiano a livello internazionale pur venendo eliminata dalla più quotata formazione del Borussia Dortmund. Sono solo 13 i giocatori stranieri nella rosa bergamasca, che ha un valore di 150 milioni di euro circa; il Dortmund ne vale poco più del doppio.

L'Atalanta ha restituito quella passione, quella voglia di tifare per una squadra italiana nelle competizioni internazionali come non si vedeva da tempo. Ha restituito un minimo grado di dignità al nostro calcio, martoriato da vip, danaro, e problematicità varie che per raccontarle tutte ci vorrebbero mesi di tempo. L'Atalanta piace perchè gioca a calcio e gioca bene, perché i giocatori hanno dato tutto per quella maglia, perché hanno creduto nel risultato e hanno nobilitato quel calcio che in Italia è a livelli mediocri. Una mediocrità che ha portato il nostro campionato ad essere di seconda fascia e ignorato dai più e dai grandi giocatori, e l'esclusione dell'Italia dai Mondiali è solo la punta di un qualcosa di più grande. La principessa del calcio italiano va ringraziata per ciò che ha fatto: un club che ha una storia notevole, certo non ha mai vinto uno scudetto, ma ha fatto qualcosa di più per l'Italia facendo ottenere quel rispetto a livello internazionale che noi non meritavamo,forse, e sicuramente non avevamo più.